Incontro infruttuoso tra il ministro Adolfo Urso e la delegazione dei tassisti: confermato lo sciopero nazionale per il 21 maggio.
I tassisti italiani si preparano per uno sciopero nazionale il 21 maggio, una decisione scaturita dall’ultimo incontro tra il ministro Adolfo Urso e i rappresentanti dei tassisti.
Durante la riunione, come riportato dall’Ansa, i sindacati hanno espresso la loro insoddisfazione per l’assenza di progressi concreti riguardo l’emanazione dei decreti attuativi. In particolare, per la regolamentazione delle piattaforme digitali che influenzano il settore.
L’incontro con il ministro Urso: nessun progresso
“L’incontro, meramente interlocutorio, non ha prodotto risultati concreti, per questo è confermato lo sciopero del prossimo 21 maggio” afferma Nicola Di Giacobbe dell’Unica Taxi Cgil.
La mancanza di chiarezza e di azioni concrete è stata la causa principale del malcontento che ha spinto i tassisti a questa drastica decisione.
Nonostante l’apparente stallo, il ministro Urso ha tentato di trasmettere un messaggio di collaborazione, invitando i rappresentanti dei tassisti a presentare proposte concrete per migliorare la qualità del servizio.
Inoltre, il ministro ha evidenziato le novità introdotte dal decreto Ecobonus 2024, che prevede incentivi raddoppiati per i titolari di licenza che acquisteranno un veicolo ecologico quest’anno.
Sciopero nazionale 21 maggio: una situazione di stallo
Tuttavia, il sindacalista Di Giacobbe sottolinea: “Se il testo definitivo dei decreti fosse quello che abbiamo letto, la liberalizzazione del servizio pubblico sarebbe un dato di fatto e lo sciopero del 21 sarebbe solo il primo passo di una lunga protesta.”
Il prossimo 21 maggio, dunque, i tassisti scenderanno in piazza per far sentire la loro voce, sperando che il loro grido di allarme non solo risuoni nelle strade di Roma.
L’intendo dei tassisti è di arrivare fino ai corridoi del potere, dove vengono prese le decisioni che influenzano la loro vita quotidiana e il futuro delle loro famiglie.
